Mostra D’arte a Villa Giulia – Verbania
Grazie alla collaborazione con l’Associazione Cori Piemontesi, ho avuto l’opportunità di organizzare una mostra nelle affascinanti sale di Villa Giulia. Questa magnifica villa in stile Liberty, situata sulle rive del Lago Maggiore, è appartenuta alla Famiglia Branca e ora è di proprietà del Comune.
Le Sacre Scritture custodiscono una ricca varietà di storie di donne straordinarie, figure dalle vite e dalle azioni che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla spiritualità e sulla cultura umana.
Queste figure femminili non sono semplici apparizioni nei racconti biblici, ma vere protagoniste che, attraverso la loro incrollabile fede, acuta saggezza, indomito coraggio e infinita dedizione, hanno modellato la narrazione e influenzato profondamente il corso degli eventi storici.
La mostra propone una splendida collezione di dipinti ad olio, dedicata a celebrare queste figure femminili presenti nei testi sacri. Ogni opera racchiude la forza interiore, la fede e la complessità emotiva delle protagoniste bibliche, offrendo una prospettiva contemporanea rinnovata su queste figure storiche di grande rilevanza.
Tra le donne rappresentate nella mostra vi sono Eva, Sara, Agar, Ester, Salomè, Lidia, Maria, Maria Maddalena, le Pie Donne e molte altre, ciascuna ritratta con una sensibilità artistica che mette in risalto sia la loro sacralità che la loro profonda umanità. La tecnica del dipinto ad olio consente di realizzare opere di straordinaria profondità visiva, invitando lo spettatore a riflettere sul ruolo e sull’importanza delle donne sia nella Bibbia che nella società contemporanea, elevandole al di sopra dei luoghi comuni della marginalità. Queste donne sono pilastri di fede e virtù, che ci ricordano come la forza e la saggezza femminile siano elementi essenziali del tessuto spirituale e morale della nostra società.
Celebrarle e comprenderne a fondo l’essenza arricchisce la nostra fede, ispirandoci a riconoscere e valorizzare il contributo fondamentale delle donne in ogni ambito della vita, ricordandoci che ciascun individuo ha un ruolo di importanza cruciale.
Gli eventi collaterali della Mostra
Concerto Inaugurale del Gran Premio del Lago Maggiore
La Concordia del Discorde: Quando Musica, Poesia e Pittura si Incontrano dal Vivo
Il Coro Resonare di Roma, vincitore della XIV edizione del Gran Premio del Lago Maggiore, ha proposto come programma di apertura della nuova edizione del concorso, “La Concordia del Discorde: Gli ossimori della poesia e della musica. Da Petrarca a Palestrina” regalandoci un’esperienza unica e multisensoriale, fondendo musica, poesia e arte visiva in una serata memorabile. In occasione degli anniversari biografici e artistici di due giganti della cultura italiana, Giovanni Pierluigi da Palestrina e Francesco Petrarca, il pubblico ha potuto assistere a un dialogo tra suono e immagine, tra parola e colore.
Il programma, articolato in quattro sezioni, ha presentato una serie di madrigali di Palestrina, tutti basati sui testi poetici di Petrarca. Ogni sezione si è concentrata su uno stato d’animo umano diverso, offrendo un percorso attraverso le emozioni contrastanti che caratterizzano la vita e la produzione artistica dei due autori. Questi ossimori – amore e odio, gioia e dolore, speranza e disperazione – hanno trovato nel linguaggio musicale di Palestrina la loro espressione più alta, capace di unire il contrasto in un canto armonioso, restituendo quella che lui stesso definiva la “Concordia del Discorde”.
L’obbiettivo del Concerto
Ma la vera particolarità di questo evento è stata la presenza di un’artista che, ispirato dalla musica, ha realizzato un dipinto dal vivo durante il concerto. Pennellata dopo pennellata, l’opera ha preso forma in sincronia con l’esecuzione corale. Ogni nota del coro e ogni parola di Petrarca ha guidato l’artista, che ha tradotto in immagini i contrasti emotivi esplorati dai madrigali. La pittura si è evoluta insieme alla musica, catturando la tensione tra dissonanza e armonia, tra passione e quiete, che sono alla base della poetica petrarchesca e della musica rinascimentale di Palestrina.
Questa fusione tra le arti ha offerto al pubblico non solo un’esperienza uditiva, ma anche visiva, permettendo di “vedere” le emozioni che la musica e la poesia evocavano. La performance ha rappresentato una metafora visiva dell’essenza stessa della “Concordia del Discorde”, il tema centrale del concerto: una ricerca dell’armonia attraverso il contrasto, dell’unità attraverso la diversità.
Il momento conclusivo ha visto l’ultimo tocco del pennello dell’artista sincronizzarsi con l’accordo finale del coro, suggellando una perfetta fusione tra suono e immagine. Il pubblico ha potuto così contemplare un’opera d’arte creata in tempo reale, che sarà sempre legata a quel preciso momento di musica e poesia.
Questa serata ci ha ricordato quanto l’arte, in tutte le sue forme, sia capace di parlare alla nostra parte più profonda, collegando ciò che spesso appare in contrasto e restituendoci l’armonia attraverso una combinazione di bellezza, tensione e riconciliazione. Un viaggio artistico che ha unito passato e presente, poesia e musica, suono e colore, regalando una nuova dimensione alla fruizione della cultura.
Un’esperienza da vivere con tutti i sensi, in cui ogni forma d’arte arricchisce e completa l’altra, dando vita a una nuova, intensa visione dell’eterna “Concordia del Discorde”.